Viaggio in India fai da te

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Tutto quello che c’è da sapere per organizzare un viaggio in India

Abbiamo trascorso due mesi nell’India del Nord, e ancora oggi non capiamo come possa esistere un Paese con così tanti contrasti. L’India o la ami o la odi. Noi, l’amiamo. L’india è stata l’inizio del nostro viaggio da backpackers di un anno in Asia; partendo da Delhi, passando per il Rajasthan, salendo verso l’Himalaya nell’Himachal Pradesh, Rishikesh la capitale dello yoga, Agra e la perfezione del Taj Mahal, Varanasi la città della morte, fino ad arrivare a Calcutta. In questo incasinato paese abbiamo imparato moltissime cose che potrebbero tornarti utili durante l’organizzazione di un viaggio in India.

Quando viaggiare in India

La stagione migliore per visitare la maggior parte del paese va da ottobre a marzo, quando il clima è fresco e secco. Nel resto dell’anno in India ci sono i monsoni, che partono da Sud verso giugno e arrivano a Nord ad agosto. Anche mesi generalmente sconsigliati come giugno e luglio sono ideali per visitare le zone montagnose del Nord dell’India, poiché i monsoni non sono ancora arrivati e le temperature, grazie all’altitudine, sono piacevoli. Agosto e settembre sono buoni per alcune regioni del Nord che, grazie alla loro posizione nelle “rain shadow”, ricevono poca pioggia e godono di temperature ottimali. Alcuni di questi luoghi sono la Spiti Valley e il Kashmir. In generale, è consigliato visitare la pianura indiana da ottobre a marzo e le montagne da maggio a settembre, ma è sempre utile fare ricerche specifiche per l’area desiderata.

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A bordo di un autobus locale a Dharamsala

Requisiti di accesso in India

Visto d’ingresso

Per soggiorni brevi (inferiori a 90 giorni) in India per turismo, affari o cure mediche, è necessario un visto. Il passaporto del richiedente deve avere almeno sei mesi di validità residua e due pagine bianche. All’arrivo, i viaggiatori devono presentare un biglietto di ritorno e prove di risorse sufficienti per il soggiorno. I visti di breve durata (eVisa) possono essere richiesti online sul sito ufficiale del governo indiano almeno quattro giorni prima dell’ingresso in India. L’eVisa consente l’ingresso e il reingresso in India solo via aerea. L’ingresso in India via terra è consentito solo ai possessori di visto ordinario, rilasciato dalle Autorità diplomatico-consolari indiane in Italia.

eVisa

L’eVisa si ottiene online tramite il sito del governo indiano compilando un opportuno modulo, allegando la fotocopia del passaporto e una fototessera. La compilazione per la richiesta del visto è piuttosto intuitiva e necessita solo di una ventina di minuti. Dovrai fornire alcuni dettagli come l’aeroporto di ingresso e uscita, e un indirizzo di riferimento indiano (a titolo informativo, basterà inserire il nome della prima sistemazione). Gli eVisa sono di sei tipi: e-Tourist Visa, e-Business Visa, e-Conference Visa, e-Medical Visa, e-Medical Attendent Visa, ed e-Emergency X-Misc.

Per un viaggio di piacere in India il visto da richiedere è l’e-Tourist Visa, suddiviso in tre in base al tempo di permanenza. L’eVisa da un mese è ad ingresso singolo, non è né estendibile né convertibile, e il conteggio inizia da quando si entra nel paese. Il costo è di 25 $. L’eVisa di un anno inizia la sua valenza dal momento in cui viene rilasciato, non dalla data di ingresso in India. Permette di entrare e uscire dal paese illimitatamente, e di rimanere entro i confini del subcontinente indiano per 180 giorni, per un massimo 90 giorni consecutivi. Il costo è di 40 $. Infine esiste l’eVisa per cinque anni. Ha le stesse caratteristiche del visto di un anno, ma con durata di cinque. Il costo è di 80 $.

Sanità, vaccini e rischi

Per entrare in India, come cittadini italiani, non è richiesta nessuna vaccinazione. Per un viaggio di dieci giorni non è necessario fare nulla, ma per chi si ferma più a lungo visitando luoghi fuori dalle solite rotte turistiche e più a rischio d’infezione è consigliato. In molti ci chiedono che tipo di vaccinazioni abbiamo fatto per il nostro anno in Asia (non solo per l’India), informandoci abbiamo ritenuto opportuno fare il vaccino per l’epatite A e l’antitetanica.

Consigli utili

Bevi solo acqua in bottiglia o usa una borraccia filtrante. Controlla sempre il fondo delle bottiglie e se vedi strani segni di bruciature non bere, significa che queste bottiglie contengono acqua del rubinetto. Non succede spesso, ci è capitato solo a Varanasi. Per lavare i denti usa tranquillamente l’acqua del rubinetto, in due mesi non abbiamo mai avuto problemi. Per ridurre al minimo il rischio di contrarre delle intossicazioni alimentari cerca di evitare la carne, viene conservata in maniera non sicura all’aria aperta dove si appoggiano centinaia di insetti. Porta sempre con te del gel disinfettante, utile per igienizzare le mani prima di mangiare o fuori dai bagni, spesso il sapone non c’è. Non siamo medici, ma la cosa che consigliamo è di iniziare ad assumere i fermenti lattici almeno una settimana prima della partenza, e portare con sé dei farmaci contro vomito e diarrea. Infine non partire mai senza una buona assicurazione sanitaria.

Per essere sempre aggiornato sul paese in cui intendi viaggiare consulta il sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it o scarica l’app Viaggiare Sicuri.

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Le vie di Nuova Delhi

Come spostarsi in India

Nonostante le grandi distanze in India, gli spostamenti sono abbastanza efficienti e piuttosto economici, perfetti per chi ha un budget limitato e non può permettersi voli interni. Google maps funziona molto bene.

Ti consigliamo di leggere questi due articoli in cui ti suggeriamo le 5 app fondamentali per spostarsi in India e come prenotare i treni.

Aereo

Per coprire lunghe distanze in poco tempo, l’aereo è sicuramente il mezzo più efficiente. La nota negativa sono i prezzi dei voli interni, molto più dispendiosi rispetto a treni o bus. Il minimo da cui  partono sono dagli 80€ a salire. Tuttavia sono fondamentali per chi viaggia in India per un periodo di tempo limitato e non vuole perdersi le attrazioni principali.

Taxi privati con autista

I taxi privati con autista ti potranno accompagnare sia per tutta la durata del viaggio oppure per una singola destinazione. Costano all’incirca come una tratta aerea, ma se viaggi in gruppo potrai spartire la cifra risparmiando. Il taxi, come per l’aereo, è un’ottima soluzione per chi ha poco tempo a disposizione, verrai portato direttamente a destinazione senza dover fare mille soste come invece succede se si viaggia con i mezzi pubblici. Considera che in India le strade sono piuttosto malmesse, e anche per uno spostamento di soli 300 km si possono impiegare fino a nove ore. 

Bus e sleeping-bus

Dove non arrivano i treni, gli autobus sono un’ottima alternativa, disponibili anche all’ultimo minuto. Ogni stato in India ha la propria compagnia di bus, e spesso è l’opzione più economica anche se meno comoda rispetto al treno. I VIP bus sono dotati di cuccette e gestiti da compagnie private, offrendo un maggiore comfort. Viaggiare in bus, o meglio negli sleeping bus, è la soluzione migliore. Permettono di coprire lunghe distanze di notte, facendo risparmiare sia tempo che la notte in hotel. Per un’esperienza più autentica ti consigliamo di viaggiare con i bus pubblici, molto economici e divertenti anche se meno confortevoli. 

La nota negativa è che non è sempre chiaro capire il punto esatto in cui partono gli autobus privati. Ti consigliamo di fare sempre un controllo con Google maps street view, e vedere se all’indirizzo fornito dal sito della compagnia ci siano effettivamente autobus o almeno nei dintorni.

Treni

Il treno è il mezzo di trasporto preferito dagli indiani. L’India è composta da un sistema ferroviario capillare che arriva in quasi tutte le città. Un modo di viaggiare tanto economico quanto ritardatario, quindi se hai tempo a disposizione opta per spostarti in treno. Si dice che “non hai viaggiato veramente in India se non hai provato a salire su un treno”. Non esiste frase più vera, viaggiare in treno è un viaggio nel viaggio.

Tuk tuk

Per spostarsi in città il mezzo d’eccellenza è il tuk tuk, gialli e verdi sfrecciano come pazzi nel traffico. Attenzione: gli autisti se ne approfittano dei turisti. Non accettare mai il primo prezzo offerto, contratta sempre. La cifra di partenza è sempre almeno quattro volte il valore della corsa. Per risparmiare ti consigliamo di prenotare tramite app come Uber o Ola.

Tuk tuk e taxi giallo a Calcutta

Metodi di pagamento ed Internet

In un viaggio fai da te in India è utile avere una buona connessione. La migliore compagnia telefonica è Airtel. Acquistabile sia in aeroporto che nei negozi, ha ricezione 5G ovunque. Per farla basta il passaporto e tanta pazienza. Per due SIM ci abbiamo impiegato circa un paio d’ore. 🙂 Se vuoi risparmiare tempo chiedi a un local di fartela, in venti minuti avrai connessione. 

Consiglio: fai l’offerta da 1,5 Gb al giorno per 28 giorni a 6€, rinnovabile per altri 28 giorni a soli 2,30€. Per la ricarica online è necessario avere un conto corrente indiano. Se non ce l’hai (come la maggior parte dei turisti) esistono due opzioni: andare nei centri Airtel, oppure chiedere a qualcuno se ti ricarica la scheda. Noi abbiamo chiesto ad un local, ed è stato felice di aiutarci. Gli indiani sono un popolo gentile.

Contanti o carta?

L’India è una nazione cash only, quindi avere contanti è indispensabile. Non tutti gli ATM funzionano con i circuiti internazionali. Le tre banche principali da cui puoi sempre prelevare sono: SBI (State Bank of India), ICICI Bank (banca multinazionale indiana) e Canara Bank (banca indiana del settore pubblico). Per individuare la banca più vicina basterà cercare su Google maps, nella maggior parte dei casi esistono anche fisicamente, quindi vai sul sicuro.  In alternativa al prelievo puoi cambiare il denaro, euro o dollari che siano, nei vari sportelli di cambio valuta. Attenzione molti di questi non accettano vecchie banconote, ma solo quelle di stampa recente (a Delhi ci è successo cambiando 50€). Come al solito evita il cambio o prelievo in aeroporto dove il tasso è più elevato.

In India, la cultura del negozio è molto radicata, e soprattutto per i turisti, è fondamentale negoziare su ogni prezzo. I prezzi, come quelli per i tuk tuk, gli alloggi, i souvenir e anche il cibo, sono spesso gonfiati, soprattutto per i turisti, che vengono visti come facili obiettivi per fregature.

Informazioni generali utili

In India la tensione è di 230 V a 50 Hz come in Italia. Le prese di corrente principali sono di tipo B e D, per comodità ti consigliamo di portare con te un adattatore universale da viaggio.

Gli hotel, a meno che non siano di fascia medio-alta, non sono tanto diversi da ostelli o guest house. Ti consigliamo queste ultime opzioni più economiche che ti permetteranno di vivere con i locali. Si possono tranquillamente prenotare sul posto ottenendo anche un po’ di sconto rispetto alla prenotazione tramite le varie app. Chiedi sempre di vedere la stanza per assicurarti che sia pulita, e che abbia un lucchetto per chiuderla. Nella maggior parte dei casi la carta igienica e gli asciugamani non ci sono o non sono inclusi, portali da casa. Super consigliato l’uso del sacco lenzuolo, utile per evitare il contatto diretto con lenzuola e cuscini che a volte non vengono cambiati tra un ospite e l’altro 😅.

Per la prenotazione degli alloggi booking.com è l’app migliore. I prezzi in India sono economici e abbiamo sempre trovate delle buone offerte. Da amici ti diciamo: fai sempre un check tra l’app di prenotazione e Google maps, capita che gli hotel non esistano o che l’indirizzo fornito non sia quello giusto. 

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I ghat di Varanasi

Cosa vedere in un viaggio nell’India del Nord

L’India è un subcontinente e nonostante i due mesi trascorsi nel Nord, abbiamo visitato solo una parte della regione, coprendo principalmente le località di maggior interesse turistico. Per non rendere troppo lunga questa guida abbiamo deciso di scrivere degli articoli a parte per ogni città o regione visitata. A seconda di ciò che ti interessa vedere clicca in uno dei link qui sotto.

L’ultima tappa del nostro viaggio in India è stata Calcutta. A causa di una brutta intossicazione alimentare, che mi ha costretta a letto per l’ultima settimana, non abbiamo visto praticamente nulla della città. Come detto condividiamo ciò che abbiamo visto con i nostri occhi, per cui Calcutta sarà per la prossima volta.

Indice

    Costi di un viaggio in India

    Quanto costa un viaggio in India? Davvero poco, soprattutto se viaggi con lo zaino in spalla o comunque low cost. L’India è tra i Paesi più economici al mondo e, con un po’ di organizzazione viaggiando lentamente, è possibile cavarsela con 10/15 € al giorno. Anche concedendosi qualche comfort in più e spostandosi spesso, difficilmente si superano i 25/30€ al giorno. In altre parole, si può viaggiare “di lusso” senza spendere una fortuna. 

    I maggiori costi che avrai in India saranno legati al trasporto e alle attrazioni. Partiamo dai trasporti; noi abbiamo sempre viaggiato in treno, bus locali o sleeping bus. Il costo varia a seconda della classe scelta, per i treni, e la presenza o meno di A/C, per gli autobus. In media, comunque, per viaggi lunghi (anche più di 10 ore) il costo varia tra i 5/8€. Attenzione, durante le festività religiose/nazionali i prezzi lievitano e i posti si esauriscono in fretta. Ti facciamo alcuni esempi: in general class da Jaisalmer a Bikaner (6 ore di treno) per 1€ a testa. Da Varanasi a Calcutta (20 ore di sleeping bus senza A/C – un inferno) per 14€ a testa, prezzo folle a causa del Dev Deewali. 

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    Per le strade di Varanasi

    L’ingresso alle attrazioni, per gli stranieri, costa anche più di dieci volte in più rispetto al costo per gli indiani. Si tratta pur sempre di cifre piuttosto basse per gli standard occidentali, ma viaggiando low cost anche l’Euro può fare la differenza. In media l’ingresso a musei o edifici storici, come i forti, oscilla dai 3 ai 7€, fatta eccezione il Taj Mahal che costa sui 13€ (agli indiani costa 0,50 cent).

    Il cibo è estremamente economico, mai speso più di 2€ pp a pasto. Idem gli alloggi. In media abbiamo speso 8€ a notte per una stanza con bagno in camera, alcune volte anche meno. Per questi soldi non aspettarti il lusso, ma per passarci la notte è okay. 

    Pulizia e sicurezza in India

    La domanda che ci hanno fatto più di frequente è stata: “l’India è davvero così sporca?”. La risposta è sì, ed è inutile negarlo. Dopo un po’, però, ci si abitua. Gettare bottiglie, cartacce o qualsiasi tipo di oggetto per terra fa parte della loro cultura, e per quanto sia un gesto irrispettoso, lì, fa parte della loro normalità. Nell’ultimo periodo è iniziata una campagna di sensibilizzazione e di raccolta differenziata, ma ci vorranno anni prima di arginare questo enorme problema. Anche perché in India i problemi sono altri, come la povertà ad esempio. 

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    Viaggiare in India è generalmente sicuro, soprattutto se si usa il buon senso e si evitano situazioni a rischio, come camminare da soli di notte. I crimini violenti sono rari e la sicurezza è paragonabile a quella del Sud-est asiatico. Tuttavia, io (Lara) alle volte mi sono sentita molto osservata e seguita con sguardi insistenti. È consigliato vestirsi in modo molto sobrio evitando tutto ciò che è corto o troppo attillato. Gli indiani sono molto attratti dalle donne occidentali. Se sei una viaggiatrice ti consiglio di scegliere posti vicino ad altre donne nei mezzi pubblici, che molte volte hanno delle carrozze/posti riservati al sesso femminile. Infine gli scam sono molto comuni, e gli indiani cercheranno sempre di rincarare i prezzi e storcerti qualche soldo in più. Un ultimo consiglio che vogliamo darti è quello di contrattare sempre, loro si divertono e tu avrai un prezzo più ragionevole. Infine, non dire mai che è la tua prima volta in India, ma fai credere di esserci già stato così saranno meno insistenti e proveranno a fregarti di meno.

    Itinerari per un viaggio in India del Nord

    L’India è grande 11 volte l’Italia, e per visitarla tutta ci vorrebbero anni. Per aiutarti a pianificare il tuo viaggio in India del Nord, qui sotto troverai delle alternative di itinerari classici, combinabili tra loro per creare viaggi di durata anche plurimensile. Naturalmente, non esiste un itinerario perfetto valido per tutti: considera queste proposte come spunti da cui partire e personalizza il tuo viaggio in base ai tuoi interessi, al budget e alla stagione in cui prevedi di partire.

    Itinerario di 10 giorni nel Rajasthan e il Taj Mahal

    Dieci giorni sono la durata minima per un viaggio in India, per meno tempo non ne vale la pena. Per questo itinerario, avendo i giorni contati, valuta l’idea di spostarti con un autista senza perdere ore negli spostamenti con i mezzi pubblici.

    itinerario india 15 giorni
    Itinerario di 10 giorni

    Delhi

    Giorni 1 – 3 (2 notti)

    Arrivo, trasferimento in hotel e relax. Passeggiata serale facoltativa a Connaught Place o India Gate. Il giorno 2 visita Old Delhi: Jama Masjid, Chandni Chowk, Red Fort (esterno). Il pomeriggio dedicalo a New Delhi: Qutub Minar, Humayun’s Tomb, Lotus Temple.

    Agra

    Giorni 3 – 4 (1 notte)

    Trasferimento ad Agra (3-4 ore). Visita al Taj Mahal nel pomeriggio e passeggiata lungo il fiume Yamuna, possibile visita serale all’Agra Fort. Se vuoi evitare il caldo, potresti considerare di vedere l’Agra Fort il giorno 3, e il Taj Mahal la mattina presto del giorno 4.

    Jaipur

    Giorni 4 – 6 (2 notti)

    Sosta a Fatehpur Sikri, patrimonio UNESCO. Arrivo a Jaipur nel tardo pomeriggio, rilassati o fai un giro tra i bazar. Il giorno 5 dedicalo alla visita della città tra cui Amber Fort, Hawa Mahal, City Palace, Jantar Mantar.

    Pushkar

    Giorni 6 – 7 (1 notte)

    Visita la cittadina e i suoi mercati di artigianato, e aspetta il tramonto seduto su uno dei 52 ghat attorno al lago.

    Jodhpur

    Giorni 7 – 9 (2 notti)

    Trasferimento a Jodhpur (5-6 ore in auto o treno diretto). Relax o primo sguardo alla città blu. Il giorno 8 visita Mehrangarh Fort, Jaswant Thada e i mercati locali.

    In base all’orario del volo di rientro potresti valutare di passare una notte a Udaipur (giorni 9 – 10), e poi tornare verso Delhi dopo colazione. Altrimenti se il volo è al mattino del giorno 10, torna a Delhi il giorno 9.

    Itinerario di 15 giorni nel Rajasthan, Taj Mahal e Varanasi

    Tutto come l’itinerario da 10 giorni, inserendo in più Jaisalmer e/o Varanasi o magari facendo una notte in più in una delle città proposte. Ecco un esempio.

    itinerario india 15 giorni
    Itinerario di 15 giorni

    Jaisalmer

    Giorni 9 – 11 (2 notti)

    Da Jodhpur trasferimento al mattino (5-6 ore). Al pomeriggio passeggia nella città vecchia o goditi il tramonto al lago Gadisar. Il giorno 10 potresti prenotare un camel safari e dormire nel deserto del Thar. Il giorno 11 ritorna a Jaisalmer, poi vai verso Jodhpur o Ranakpur per spezzare il viaggio. Oppure considera di rimanere una notte in più, e ripartire il giorno 12.

    Udaipur

    Giorni 11 – 13 (2 notti)

    Arrivo a Udaipur, città dei laghi. Visita il City Palace, Jagdish Temple, Saheliyon-ki-Bari, Lago Pichola e fai un giro in barca.

    Varanasi

    Giorni 13 – 15 (2 notti)

    Da Udaipur prendi un volo per Varanasi (soluzione meno economica, ma più veloce). Passeggia sui ghat e assisti allo spettacolo della cerimonia Aarti sul Gange. Il giorno 14 fai un giro in barca sul Gange, visita il tempio Kashi Vishwanath e perditi tra i vicoli mangiando un buon lassi. In base agli orari dei voli valuta se tornare a Delhi (sempre in aereo e rimani direttamente in aeroporto) il giorno 14 o 15.

    Itinerario di tre settimane dal Rajasthan ad Amritsar, Dharamsala e Varanasi

    itinerario india 21 giorni
    Itinerario di 3 settimane

    Settimana 1: il Triangolo d’Oro + Rajasthan

    Prevede la visita di Delhi, Agra e Jaipur. Andando ancora verso Ovest a Jodhpur e Jaisalmer.

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    Settimana 2: verso il Nord – Amritsar e Dharamsala

    Da Jaisalmer ad Amritsar (tappa intermedia per spezzare il viaggio verso Nord). Le opzioni sono due: treno notturno via Jodhpur/Bikaner oppure volo via Delhi o Jaipur (più rapido). Da Amritsar (un giorno pieno è sufficiente per vederla) sali verso Dharamsala, e poi ancora a McLeod Ganj (Upper Dharamsala). Visita il Tempio del Dalai Lama, monasteri, e fai il trekking Triund Hill. Spendici almeno 3 giorni, l’atmosfera è rilassata.

    Settimana 3: Rishikesh e Varanasi (Spiritualità e relax)

    Da Dharamsala vai a Rishikesh, ci sono 3 opzioni. 1. Volo da Dharamsala (DHM) a Dehradun (DED) → via scalo a Delhi (circa 5–6 ore totali) + 45–60 minuti di taxi. 2. Taxi o bus da Dharamsala a Pathankot (circa 3–4h), treno da Pathankot a Haridwar (diretto, notturno o diurno, 11–13h) + taxi o tuk-tuk da Haridwar a Rishikesh (45 min). 3. Bus locali o Volvo da Dharamsala a Haridwar via Chandigarh/Dehradun + taxi o altro bus per Rishikesh. Se il budget lo consente, vai in volo via Delhi fino a Dehradun, poi auto privata o taxi per Rishikesh. È l’opzione più fluida e ti risparmia 10+ ore di viaggio. Una volta a Rishikesh rilassati per qualche giorno, provo lo yoga o il rafting sul Gange. Da Rishikesh vola a Varanasi da Dehradun (via Delhi). Infine torna a Delhi con un treno notturno o un volo diretto.

    Se hai più tempo a disposizione valuta l’idea di salire da Dharamsala a Manali o Shimla (+ toy train verso Kalka), o visita la città di Bikaner dove il turismo non è ancora arrivato. Oppure aggiungi giorni in più alle città che più ti piacciono.

    Le distanze sono enormi, i mezzi di trasporto ci sono e sono piuttosto capillari ma siamo pur sempre in India e i ritardi o gli imprevisti sono dietro l’angolo. Se hai poco tempo considera di spostarti in aereo e/o affidati a un taxi locale privato.

    Conclusione

    Se sei arrivato fino a qui, ti ringraziamo di aver letto la nostra guida per un viaggio fai da te in India, speriamo ti sia stata utile. Ti lasciamo con le parole di Terzani che racchiude appieno ciò che ti lascia l’India

    “Chi ama l’India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. È sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno.”. Namasté.  🤗

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